La soluzione più efficiente per combattere i radicali liberi è il glutatione. Ma cosa è? E perché andrebbe assunto? L’acronimo della sostanza è GSH, la molecola viene altresì definita tripeptide poiché è formata da tre aminoacidi : cisteina, acido glutammico e glicina.

Il glutatione si trova non solo in prodotti alimentari quali carne, frutta e verdura, ma viene prodotto anche dal fegato. Dopo aver compreso da cosa è formato il GSH e quali sono i suoi benefici antiossidanti, non resta che spiegare le modalità d’assunzione.

Altri benefici prodotti dal GSH

Oltre ad essere classificato come miglior antiossidante, il glutatione svolge funzioni importanti per la difesa immunitaria, per la detossificazione del fegato e per migliorare lo stato metabolico e la stabilità della struttura cellulare dell’organismo umano. Ha funzioni specifiche nel metabolismo delle diverse cellule nervose, così anche nella retina, nel corpo vitreo, nel cristallino e, sempre a livello cellulare in altri organi ed apparati (rene, pelle, muscoli ….)

Come va assunto il glutatione?

L’assunzione del glutatione può avvenire per via intramuscolare, endovenosa ed orale.
Per la somministrazione orale è necessaria una alta biodisponibilità del Glutatione.

Compresse glutatione: quante assumerne?

Il glutatione è scarsamente efficace per via orale. Viene scisso nei singoli peptidi dagli enzimi gastro/intestinali. E’ efficace solo se protetto con particolari tecnologie che lo rendono biodisponibile.

Affinché il tripeptide antiossidante faccia il suo corretto lavoro all’interno del nostro organismo, l’integrazione alimentare di prodotto realmente biodisponibile è di utilizzare tra i 150 e i 600 mg giorno a seconda del peso corporeo e della patologia esistente.