Si parla sempre più spesso delle gravi condizioni in cui sta sprofondando il Pianeta Terra .
Sconvolgimenti profondi che ormai l’umanità non riesce più a gestire. Sono trascorsi più di 25 anni da quando è stato lanciato l’allarme sul BUCO DELL’ OZONO e nulla è stato fatto in termini globali, anzi… le emissioni di anidride carbonica sono ulteriormente cresciute. Oggi allo sconvolgimento atmosferico si sono aggiunte altre alterazioni profonde che coinvolgono ancor più lo stato d’essere di tutti i TERRESTRI.
Certo che preoccupano assai i cataclismi e le vittime che causano, ma non si pensa adeguatamente alle centinaia di milioni di esseri viventi, umani, animali e vegetali che rimangono coinvolti dai quasi, ormai, infiniti agenti inquinanti : gli XENOBIOTICI.
Tutti i fattori inquinanti concorrono ad aumentare gli stati ossidativi di tutte le cellule e quindi di tutti i tessuti. Si alterano i cicli metabolici e si modifica la funzionalità e si instaurano vecchie e nuove patologie. Tumori, vasculopatie, neuropatie, cardiopatie, gastroenteriti, oftalmopatie, dermatopatie. Tutte queste sono in aumento significativo ma non perché migliorano i sistemi diagnostici ma perché aumentano le condizioni ossidative a livello mitocondriale e, come ricaduta anche genetico.
È quindi di particolare importanza GESTIRE l’inquinamento ossidativo per spostare nel tempo gli effetti di invecchiamento dei tessuti e dell’individuo in generale. È importantissimo impedire l’insorgenza di nuove patologie, vedi la Fibromialgia, che coinvolge un numero crescente di persone soprattutto di sesso femminile. Alla base della Fibromialgia c’è sicuramente una condizione iperossidativa che coinvolge contemporaneamente diversi apparati e sistemi organici. Dobbiamo iniziare ad impiegare più consapevolmente gli antiossidanti: non come comuni miscele di sostanze sintetiche o naturali con riferimento a frutta, verdure o minerali o ancora vitamine. Le attività antiossidanti e antidegenerative sono processi metabolici molto specifici. Ad esempio la necessità del Selenio è legata al legame con il glutatione per dar luogo alla glutationo perossidasi specifica per eliminare lo ione perossido ( acqua ossigenata – H2O2) e a ridurre il ferro trivalente della emoglobina (metaemoglobina) per riottenere l’emoglobina utile a legare l’ossigeno. E’ così anche la Vitamina C che serve, nel ciclo della glutationo reduttasi a deossidare la Vitamina E con lo Zinco catalizzatore. E così avviene per altri sistemi antiossidanti come la superossidodismutasi o la cataclasi. Quindi spesso non è corretto assumere arance, mirtilli o preparazioni farmaceutiche per affrontare i problemi generati dagli inquinanti atmosferici o chimici ormai prevalenti nelle nostre condizioni di vita. È necessario un approccio specifico per lo stato degenerativo in atto. Medici e specialisti hanno le competenze per indicare le strade terapeutiche corrette evitando il fai da te con gli innumerevoli prodotti da banco presenti in supermercati e farmacie. È a rischio la popolazione del pianeta, non solo per disastri climatici ma anche e soprattutto per i disastri genetici determinati dalle condizioni ossidative cui siamo sottoposti.